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25 novembre, 2007
Appunti di Viaggio
12 novembre, 2007
11 novembre, 2007
La grande scelta drammaturgica
SCELTA DEL TESTO!
1. Bertolt Brecht - L'Opera da Tre Soldi
L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper) di Bertolt Brecht, viene
rappresentata per la prima volta nel 1928 nel teatro Schiffbauerdamm a
Berlino. È una rielaborazione del Beggar's Opera di John Gay. La musica è di
Kurt Weill. Mette in scena il mondo dei gangster e dei derelitti, con
intenzione provocatoria nei riguardi del pubblico borghese, che avrebbe
dovuto scandalizzarsi di fronte all'ambiente, i personaggi e il loro
linguaggio. In realtà il pubblico ideale di Brecht sarebbe stato il
proletariato, cioè gli operai dell'industria. Infatti il titolo indica
provocatoriamente il prezzo del biglietto d'entrata.
Ciò che accadde fu che gli operai disertarono le rappresentazioni, il
pubblico borghese invece ne decretò il successo, con sorpresa e disappunto
dell'autore, che ritenne fallito il suo progetto. Non scrisse più alcuna
opera con questo preciso intento.
2. Aristofane - Gli Uccelli
Gli Uccelli è il titolo di una commedia dell'autore greco Aristofane,
scritta nel 414 a.C.. Narra di due cittadini ateniesi, Pistetero ed
Evelpide, che fuggono dalla città cercando un mondo ideale, ovvero quel
posto indefinito fra terra e cielo dove regnano le creature alate. Qui
arrivati, si propongono e vengono accettati come fondatori della città degli
uccelli, chiamata Nubicuculia (alla greca Nefelococcigia), ed escogitano un
furbesco ricatto ai danni degli déi dell'Olimpo. Molte però saranno le
scocciature e gli intralci con cui il nuovo stato e i suoi governanti
dovranno aver a che fare.
La commedia, già dalle prime battute, si propone come una stoccata satirica
al modo di vivere ateniese e soprattutto al potere bolso e tiranneggiante
della magistratura; è altresì molto interessante, e ancora oggi motivo di
riflessione, scoprire col progredire dell'azione scenica quanto si riveli di
nuovo (e di vecchio) nella neonata Nubicuculia, rispetto alle città-stato
esistenti all'epoca.
3. Tom Stoppard - Rosencratz e Guildenstern sono morti incrociato con Aldo
Nicolaj - Amleto in Salsa Piccante
Tom Stoppard
Tomas Straussler, è nato a Zlin, in Cecoslovacchia, nel 1930. Dopo essersi
trasferito con la famiglia a Singapore, ha vissuto in India ove ha preso il
cognome del secondo marito della madre. Pur essendo l'inglese la sua seconda
lingua, Stoppard è uno dei più raffinati sperimentatori teatrali dei nostri
giorni, rendendo centro dei suoi drammi proprio un particolare gioco
linguistico con costanti citazioni dei classici e una sorta di sfasamento
tra i vari significati delle parole. Ha esordito nel 1967 con Rosencrantz e
Guildestern sono morti, in cui i due personaggi minori dell'Amleto divengono
protagonisti e sono esempio di come l'uomo comune sia trascinato, ignaro,
negli oscuri giochi del potere, sino a incontrare la morte. Il dramma, messo
in scena dal National Theatre, è divenuto nel 1990 un film, vincitore del
Leone d'Oro a Venezia. Al medesimo anno appartiene la commedia Il vero
ispettore Hound, rivisitazione del genere poliziesco in cui due critici
teatrali, mentre assistono alla rappresentazione di un dramma giallo vengono
uccisi. Negli anni successivi ha scritto Dopo Magritte (1971) in cui vengono
riprese alcune tecniche del teatro dell'assurdo, e Acrobati (1972), parodia
delle acrobazie intellettuali di due professori di filosofia impegnati a
dimostrare l'esistenza di Dio.
Ne I mostri sacri (1974) l'autore rifà il verso a L'importanza di chiamarsi
Ernesto di Oscar Wilde, mentre I panni sporchi (1976) segna il suo esordio
nel teatro politico. Stoppard ha poi scritto Ogni bravo ragazzo merita un
favore (1977), Notte e giorno (1978), La cosa reale (1982). Dopo essersi
dedicato per alcuni anni all'adattamento di lavori di Ibsen, Schnitzler e
Molnár, è tornato alla composizione drammaturgica con Traversata burrascosa
(1984) e Hapgood (1988). Recentemente ha composto altre tre opere, Arcadia
(1993), Indian ink (1995) e The invention of love (1997).
Oltre ad occuparsi di teatro, Stoppard ha scritto anche testi televisivi e
radiofonici e sceneggiature cinematografiche; tra i suoi lavori più recenti
Shakespeare in love (1998), con cui ha vinto un Oscar, e Enigma (1999).
Tom Stoppard appartiene a quella generazione di autori inglesi che a partire
dal 1968, hanno contribuito a rinnovare e rivitalizzare profondamente la
scena inglese. Accanto alla nascita di nuove compagnie e di registi volti
alla ricerca e alla sperimentazione, fondamentale è stato l'apporto di
drammaturghi come John Osborne, Arnold Wesker, Peter Shaffer, Harold Pinter
e, per la generazione più giovane, Edward Bond, David Storey, Peter Nichols,
David Hare e, non ultimo, Tom Stoppard. Questi autori hanno contribuito alla
ricerca di nuove soluzioni drammaturgiche, insistendo sia sulle tecniche di
scrittura teatrale, sia sull'adozione di soluzioni sceniche spesso ricche di
carica polemica e provocativa.
Aldo Nicolaj (Fossano, marzo 1920 - Orbetello, 5 luglio 2004) è stato un
drammaturgo italiano.
Commediografo particolarmente versatile e fecondo, esordì con opere di
impegno sociale osteggiate dalla censura dell'epoca. Nelle sue commedie,
molto rappresentate all'estero (in Russia, per esempio, Classe di ferro e
Farfalla... farfalla sono considerate quasi dei classici e vengono
continuamente rappresentate), seppe sperimentare diversi stili, passando con
disinvoltura dal simbolismo al neorealismo, dal surrealismo al teatro della
crudeltà, sino al teatro dell'assurdo. Le commedie di Nicolaj sono
caratterizzate da una critica ironica del modo di vivere contemporaneo,
attraverso la descrizione della classe borghese e piccolo-borghese colta
nella sua vita quotidiana.
Fu anche apprezzato traduttore di opere teatrali straniere, soprattutto dal
francese (Anouilh, Claudel, Duras).
Curò una riduzione teatrale di Senilità di Italo Svevo e de Le confessioni
di un italiano di Ippolito Nievo.
4. William Shakespeare - La Tempesta
La tempesta (The Tempest) è tradizionalmente ritenuta la penultima opera di
William Shakespeare (l'ultima sarebbe l'Enrico VIII) e dovrebbe essere
quella che segnò l'addio alle scene del celebre drammaturgo (almeno come
attore). Fu rappresentata per la prima volta il 1° novembre 1611 al
Whitehall Palace di Londra; probabilmente, in seguito fu messa in scena
anche al Globe Theatre e al Blackfriars Theatre.
La tempesta appartiene all'ultima fase della produzione di Shakespeare,
quella dei romances: opere in cui rielabora tematiche già trattate (nelle
grandi tragedie o nelle commedie) ponendole in una dimensione mitica e
sacrale. Nei romances ricorrono spesso temi come la morte e la rinascita,
l'espiazione seguita dal perdono e le colpe dei padri riscattate dai figli.
Questa è l'unica opera di Shakespeare in cui sono (quasi) rispettate le
unità (di tempo, di luogo e d'azione) del dramma classico. L'unità di luogo
è conseguita ambientando le vicende su un'isola remota. L'unità di tempo è
ottenuta facendo svolgere tutte le azioni nello spazio di poche e ben
precise ore (dalle 2 alle 6 di pomeriggio). L'unità d'azione, in effetti,
non è propriamente conseguita. Il motivo per cui Shakespeare rispettò le
unità ne La tempesta non è noto. Nella maggior parte delle sue opere, gli
eventi accadono in diversi giorni ed i personaggi si muovono in vari luoghi.
Alcuni studiosi hanno ipotizzato che, dato il contenuto fantastico de La
tempesta, Shakespeare possa aver voluto rispettare le unità per aiutare il
pubblico a superare la sua incredulità. Altri hanno evidenziato le critiche
che Shakespeare ricevette perché non rispettava le unità: essi affermano che
questi possa aver voluto dimostrare una volta per tutte di essere in grado
di rispettare queste regole, se lo avesse voluto.
Un'opinione diffusa tra i critici italiani è che il rispetto delle unità sia
stato voluto dall'autore per sottolineare maggiormente il tema del
metateatro (sotteso a tutta la sua opera). Infatti, all'inizio della
commedia viene sottolineato che sull'isola sono le due di pomeriggio: è la
stessa ora a cui si tengono le rappresentazioni teatrali in quell'epoca. È
come se si volesse far assistere il pubblico a delle vicende in tempo reale.
Qualche critico è arrivato ad affermare che il soggetto de La tempesta è la
messa in scena di una commedia intitolata La tempesta, enfatizzando
l'aspetto del teatro sul teatro che è certamente presente in quest'opera.
Il racconto della commedia inizia quando gran parte degli eventi sono già
accaduti. Il mago Prospero, legittimo Duca di Milano, e sua figlia Miranda,
sono stati esiliati per circa dodici anni in un'isola (forse dell'Adriatico,
o in Francia), dopo che il geloso fratello di Prospero, Antonio - aiutato
dal re di Napoli - lo aveva deposto e fatto allontanare con la figlia di tre
anni. In possesso di arti magiche dovute alla sua grande conoscenza e alla
sua prodigiosa biblioteca, Prospero è servito controvoglia da uno spirito,
Ariel, che egli ha liberato dall'albero dentro il quale era intrappolato.
Ariel vi era stato imprigionato dalla strega africana Sycorax, esiliata
nell'isola anni prima e morta prima dell'arrivo di Prospero. Il figlio della
strega, Calibano, un mostro deforme, è l' unico abitante mortale dell'isola
all'arrivo di Prospero. Provocato dalla avvenenza di Miranda, le propone di
unirsi con lui per creare una nuova razza che popoli l'isola.
A questo punto inizia la commedia. Prospero, avendo previsto che il fratello
Antonio sarebbe passato nei pressi dell'isola con una nave (di ritorno dalle
nozze della figlia di Alonso, Clarabella, con un re cartaginese), scatena
una tempesta che causa il naufragio della nave.
Sulla nave c'è anche il re Alonso, amico di Antonio e compagno nella
cospirazione, e il figlio di Alonso, Ferdinando. Prospero, con i suoi
incantesimi, riesce a separare tutti i superstiti del naufragio cosicché
Alonso e Ferdinando credono ognuno che l'altro sia morto.
La narrazione è tutta incentrata sulla figura di Prospero, il quale, con la
sua arte, tesse delle trame in cui costringe gli altri personaggi a
muoversi. La commedia ha quindi una struttura divergente e, poi,
convergente, in quanto i percorsi dei vari naufraghi si ricongiungono alla
grotta di Prospero. Calibano incappa in Stefano e Trinculo, due ubriaconi
della ciurma, che crede esseri divini discesi dalla luna, e cerca di mettere
insieme una ribellione contro Prospero, che però fallisce. Nel frattempo,
Prospero provoca una relazione romantica tra Ferdinando e Miranda. I due si
innamorano immediatamente, ma Prospero costringe Ferdinando a diventare suo
servitore per confermare l'affetto di lui per Miranda. Intanto, in un altro
luogo dell'isola, Antonio cospira per uccidere il Re di Napoli e il suo
segretario Gonzalo, ma viene distratto da un folletto cantante. Tutto
finisce per il meglio: Prospero perdona i suoi nemici e, con la sua magia,
evoca una cerimonia per celebrare l'unione di Miranda e Ferdinando.
5. S.I. Witkiewcz - Le Bellocce e i Bertuccioni ovvero La Pillola Verde
Stanislaw Ignacy Witkiewicz, a.k.a. "Witkacy" (February 24, 1885 - September
18, 1939) was a Polish writer, novelist, playwright, photographer,
philosopher and painter.
Contents[hide]· 1 Life · 2 Works · 3 See also · 4 References · 5 External
links
[edit] Life
Born in Warsaw, Stanislaw Ignacy Witkiewicz was the son of Stanislaw
Witkiewicz. His godmother was Helena Modrzejewska.
Witkiewicz was raised in his family home in Zakopane. In accordance with his
father's antipathy toward the "servitude of the school", the young
Witkiewicz was homeschooled and encouraged to develop his talents across the
creative fields.
From childhood, Witkiewicz was a close friend of Bronislaw Malinowski.
Following a crisis in Witkiewicz' personal life, Malinowski invited him to
act as draughtsman and photographer on an expedition to Oceania in 1914, a
venture interrupted by the onset of World War I. On his return, Witkiewicz,
nominally a citizen of the Russian Empire, went to St Petersburg and was
commissioned an officer in the Tsarist army.
Witkiewicz lived through the Russian Revolution in Petersburg. His later
works would show his fear of social revolution and foreign invasion, often
couched in absurdist language.
He had begun to support himself through portrait painting and continued to
do so on his return to Zakopane in Poland. He soon entered into a major
creative phase, setting out his principles in New Forms in Painting and
Introduction to the Theory of Pure Form in the Theatre. He associated with a
group of "formist" artists in the early 1920s and wrote most of his plays
during this period. Of the plays, only Jan Karol Maciej Hellcat met with any
public success at the time.
After 1925, and taking the name 'Witkacy', the artist ironically re-branded
the paintings which provided his economic sustenance as The S.I. Witkiewicz
Portrait Painting Firm, with the motto: "The customer must always be
satisfied". Several grades of portrait were offered, from the merely
representational to the more expressionistic and the narcotics assisted.
Many of his paintings were annotated with mnemonics listing the drugs taken
while painting a particular painting, even if this happened to be only a cup
of coffee.
In the late 1920s he turned to the novel, writing two works, Farewell to
Autumn and Insatiability. The latter major work encompasses geo-politics,
psychosomatic drugs, and philosophy.
During the 1930s, Witkiewicz published a text on his experiences of
"narcotics," including peyote, and pursued his interests in philosophy. He
also promoted emerging writers such as Bruno Schulz. Shortly after Poland
was invaded by Nazi Germany in September of 1939, he escaped with his young
lover to eastern Poland. Following the Soviet invasion of Poland on
September 17, 1939, Witkacy committed suicide. Witkiewicz lied to his lover,
saying that he would give her poison while he was to cut his veins. However,
he had not given her poison, but himself took Veronal and slit his wrists.
She woke up later to find him dead.
Witkiewicz had died in some obscurity but his reputation began to rise soon
after the War, a war which had destroyed his own life and devastated Poland.
Czeslaw Milosz framed his argument in The Captive Mind around a discussion
of Insatiability. The artist and theatre director Tadeusz Kantor was
inspired by the Cricot group, through which Witkiewicz had presented his
final plays in Kraków. Kantor brought many of the plays back into currency,
first in Poland and then internationally.
The Ministry of Culture in the new Communist Poland decided to exhume
Witkiewicz's body in the post-war period and move it to Zakopane, and give
him a ceremonial burial with honors. It was performed according to plan,
though nobody was allowed to open the coffin delivered by the Soviet
authorities.
Much later, a genetic study proved that the body belonged to an unknown
Ukrainian woman - a final absurdist joke 50 years after the publication of
the writer's last novel.
01 novembre, 2007
Scelta del testo da rappresentare
- Bertolt Brecht - L'Opera da Tre Soldi
- Aristofane - Gli Uccelli
- Tom Stoppard - Rosencratz e Guildenstern sono morti incrociato con Aldo Nicolaj - Amleto in Salsa Piccante
- William Shakespeare - La Tempesta
- S.I. Witkiewcz - Le Bellocce e i Bertuccioni ovvero La Pillola Verde
La maggior parte dei suddetti testi si possono trovare tra i Documenti e sono scaricabili.
26 ottobre, 2007
Appunti di Viaggio 17/10
- SUPERANDREA > rinoceronte
- CLAUDIA > cammello
- VALENTINA > elefante
- DOMENICO > struzzo
- CONSUELO > scimpanzé
- CRISTINA > civetta
- MARIAROSA > armadillo
- ALESSIO > orgango
- ISA > papera
- BRASCA > amantide / ragno / varano
- JEANLOVE > riccio
- ELENA > iguana / varano
24 ottobre, 2007
ciao da Malta
come state? Mi mancate tanto. Venite a fare una spedizione, vi aspetto!!! Qui di teatro di sperimentazione ne sanno poco, i teatri ospitano in genere i vecchi abbonati che ascoltano l'opera, il teatro classico... ma che gente e', insomma non sanno neache cosa sia la PATAFISICA! :) Ma ragazzi, voi l'avete capito cos'e' la PATAFISICA?
A parte questo, qui la gente e' molto carina e gentile, i professori sono un incanto, la gente che lavora nei ministeri si fa in quattro per la mia borsa di studio, per farmi avere in tempo l'assegno, l'assicurazione medica...in Italia tutto questo sarebbe impensabile.
Solo che qui, diciamo che per molti aspetti siamo piu' in Africa che in Europa, esiste l'arte del'arrangiarsi tipo a Napoli, tutti hanno due lavori, uno legaele e l'altro illegale, ma proprio tanto illegale. C'e' da stare attenti! Nei ristoranti ti danno cibo guasto, con tanto di scadenza dell'anno prima, dicono che "best before" sia solo un consiglio mica un obbligo, e certo! Poi con una piccola mazzetta si puo' tutto, tipo, se l'autobus e' ormai destinato al deposito perche' la sua corsa e' finita e tu gli dai il corrispettivo di un euro a testa, l'autista ti accompagna tranquillamente, che problema c'e'(!), solo che mentre guida beve birra, non chiude gli sportelli e litiga col vicino di corsia...ma ce la puoi fare ad arrivare vivo!
Un'altra cosa molto bella e' che qui ci sono 365 chiese, una per ogni giorno dell'anno, le cerimonie religiose sono all'ordine del giorno, le campane suonano sempre e dopo ogni celebrazione i fuochi d'artificio sono d'obbligo, insomma c'e' sempre aria di ferta. La religiosita' e' ovunque, nelle strade, nei santini appesi ai colli delle signore, nel segno della croce che ogni 4/8 minuti tutti fanno per un motivo o per un'altro...pensate che l'aborto e' vietato, ma le istituzioni stesse raccomandano di non praticarlo, quindi vuol dire che illegalmente e' molto facile accedervi. E' tutta una contraddizione. Interessante, si la trovo molto interessante.
Dai Vania, organizza un super Mangiamasea a Malta!!!!!
Voi cosa mi raccontate, su cosa si lavora quest'anno? Ci sono novita'? Di tanti di voi non ho notizie da anni luce, le aspetto, forza scrivete!!!!!Perdonate l'inciso personale ma: VINCENZO, MA CHE CAVOLO DI FINE HAI FATTO???SEI STATO RISUCCHIATO DA UNA PERFORMANCE DI CANEVACCI.
Mamma mia come sono prolissa...ragazzi passo e chiudo
Vi abbraccio forte
Bimba Laura
15 ottobre, 2007
YGRAMUL Mail
Naturalmente il servizio è gratuito!
Iscrizione:
spedire un email all'indirizzo info@ygramul.net
che abbia per oggetto: nuova email
nel corpo inserire:
username: proprionome
eventualmente inserire due o tre proprionome di riserva nel caso in cui fossero occupati i precedenti
password: propriapassword
In 24 ore riceverete un email di risposta.
Utilizzo:
- tramite web > collegarsi all'indirizzo http://www.ygramul.gozzilla.it/ e inserire come username proprionome@ygramul.net e come password la password scelta e accordata dall'amministratore
- tramite client > riceverete le istruzioni via email per configurare i vostri browser di posta elettronica (es. Outlook, Eudora etc.)
Buon divertimento!
14 ottobre, 2007
12 ottobre, 2007
Appunti di Viaggio I
- Gioco della Camminata Base del Baris (MAL PAL) della Danza Balinese
- Gioco delle Braccia Base del Baris
- Inizio del Percorso sulle differenti camminate del Guerriero
- Improvvisazioni sul Proprio Mondo/Paesaggio (metodo Stanislavski)
- Piccola Riunione sul B.E.Y. e inizio di proposte per le direzioni dell'anno:- Archetipi; Capro Espiatorio; Simboli; Geometrie e Corpi nello Spazio; Canto; Fiabe popolari e Miti; Tema di Calibano (Fango) e Ariale (Aria); Senso politico dell'Attore e Perche' della Storia del Teatro; Esercizi e Metodo Living Theatre; Mimo; Voce;ecc.
- Improvvisazione sul Pericolo
- Improvvisazione sulla Ricerca dell'Attore/Protettore e Conservatore/Interprete/Montatore del Messaggio comune (politica > Brechtiana)> Ascolto e danza dei Ritmi Balinesi (Teatro della Crudelta' di Antonin > Artaud)
- Creazione di una Geometria d'Origine del Teatro e Motivazione Sociale > dell'Attore/Eroe
Ci si rincontra per la Seconda volta Mercoledi' 17 Ottobre, si portano Nuove Proposte ed idee, cosi', durante la Pausa di Fine mese, Vania e Antonio proporranno il Testo e i 4 Incontri di Novembre cominceranno gia' ad operare su quello.
Prezzo Ottobre 17 Euro,Prezzo Novembre e altri Mesi con 4 Incontri: 35 Euro
26 settembre, 2007
Saluti da Laura
So che c'è già stata una raccolta Ygramul, fantastico!!! Io purtroppo non
potrò ricominciare l'anno con voi perchè sono in partenza per Malta. Ho
vinto una borsa di studio e non posso rinunciarvi, anzi direi che sono
felicissima!!!! Ma tornerò:)))a gennaio tutto rientrerà nella norma.
Volevo dirvi ciao, non posso partire senza farvi un salutino quindi mi
piacerebbe molto se mercoledì prossimo andassimo a prenderci una birrozza a
San Lorenzo tutti insieme. Che ne pensate???
Alle 21.30 io sarò in piazzetta e vi aspetto!
Mi mancano le mail di Isa, Caludia ed Elena Baroglio che credo possa
avvisare Vale. Per quanto riguarda Vania, Anto ci pensi tu?
Un bacio a tutti.
Laura
20 settembre, 2007
Racconti in assenza di gravità
RACCONTI IN ASSENZA DI GRAVITA'
Dal 21 al 27 settembre
Venerdi 21 settembre
SALOTTO RACCONTAMIUNASTORIA "Storia dell'Arte - Arte della Storia"
Salotto Raccontamiunastoria e' l'invito a gustare ancora questo piacere, a condividerlo con gli altri, a trasmetterlo a chi si incontra, per condividere il piacere di ascoltare e narrare con le proprie parole. Chiunque può partecipare, non solo ascoltando i racconti delle attrici della Compagnia Raccontamiunastoria, ma raccontando una propria storia sul tema della serata, una favola che conosce dalla sua infanzia oppure una storia completamente inventata, un racconto letto in precedenza o una leggenda sentita chissà quando e chissà dove...
Sabato 22 settembre
SCARAMANOUCHE Swing Quartetto
Lucio Villani, contrabbasso e voce, Alessandro Russo, chitarra, Leonardo Spinedi, violino
Venti corde al servizio dello Swing! Quartetto in partenza da Roma, attraversa gli eleganti anni '30 passando nel frattempo da : swing, musica dei balcani, canzoni melodiche, cafè chantant, rivisitazioni, rock, musica romanesca. Scaramanouche Swing Quartetto unisce, in ogni concerto, musica e umorismo delirante.
Domenica 23 e lunedì 24 settembre
PIRATE
Con Paola Balbi, Angela Sajeva, Chiara Visca, Sonia Cossettini, Regia Paola Coppi, Scenografia Fiammetta Mandich
Il 28 luglio
Attraverso i racconti delle affascinanti avventure di quelle donne che nei secoli passati hanno navigato travestite da uomini e si sono date alla pirateria, lo spettacolo si propone di restituire un quadro di quella che era la vita sui grandi velieri prima dell'avvento dei motori e di trasmettere al pubblico le indescrivibili emozioni che essere parte dell'equipaggio di una nave a vele quadre può dare.
Martedì 25 settembre
IN PUNTA DI PIEDI
di e con Andrea Trapani
E' il destino grottesco di un adolescente inadatto al gioco e quindi eternamente destinato alla panchina. Siamo in un qualunque campetto di periferia toscano, di quelli dove l'erba non cresce mai. Mastino, il terzino destro protagonista del monologo, si prepara ad assistere ad un'ennesima, lunghissima domenica da escluso. All'atroce rimpianto di non essere in campo si sovrappone l'amore per una fanciulla che, a partita in corso, entra in campo e va incontro all'eterno rivale, l'ala sinistra dai piedi d'oro. Quando, sotto gli occhi stupiti di tutti e contro il volere dell'allenatore, Mastino entrerà in campo si troverà ad affrontare se stesso e i propri fantasmi adolescenziali lungo la linea bianca che lo separa dalla panchina, e in una danza carnivora inseguirà fino a perdersi il sapore della sconfitta.
Mercoledì 26 settembre
PANE E OLIO Storie con tutto un altro sapore
con Chiara Casarico, Giovanna Conforto, Rita Superbi
E' uno spettacolo di racconti e suggestioni. Attraverso un intersecarsi di volti, luoghi e situazioni, si giunge alla condivisione del cibo più semplice della nostra tradizione: pane, olio, origano e sale. Il tutto condito dal racconto di storie vere, storie vissute, legate al cibo, al lavoro, alle condizioni di vita tanto diverse da parte a parte del pianeta terra, con una particolare "tirata d'orecchie" sugli OGM. Una bella mescolanza di stili e di linguaggi; un susseguirsi di scene a ritmo sostenuto con continui passaggi dal Comico al Drammatico.
Giovedì 27 settembre
CANTASTORIE PER TEMPI MODERNI
Di e con Daniele Mutino fisarmonica e voce
viaggio musicale-narrativo attraverso l'infamia della Guerra e i paradossi dell'Amore canta
Tesseramento 3 euro, biglietto + consumazione 7euro
Per informazioni e prenotazioni:
www.ygramul.net / chiara@ygramul.net / http://teatroygramul.blogspot.com
12 settembre, 2007
B.E.Y.
L'Esoteatro è un complesso metodo di nuovi giochi teatrali, inventati da Vania e dal Gruppo di Ricerca Ygramul, che si sta delineando e si formerà proprio con l'ausilio del Banjar durante tutto questo anno di Attività del Teatro Ygramul, per venire pubblicato nel 2008 all'inaugurazione del Terzo Anno.
Nel B.E.Y. vivranno:
- Laboratorio teatrale Saltymbanco del Lunedì sera (dalle ore 20.30 alle 23.30);
- Laboratorio teatrale C.I.M. Ciònonostante Io Midiverto ogni Martedì pomeriggio;
- Laboratorio teatrale Ludyka del Martedì sera (dalle ore 20.30 alle 23.30);
- Laboratorio teatrale Flyck del mercoledì pomeriggio (dalle 17:30 alle 19:30);
- Laboratorio teatrale Yogurt del Mercoledì sera (dalle ore 20.30 alle 23.30);
- Laboratorio teatrale Caryllon del Giovedì sera (dalle ore 20.30 alle 23.30);
inoltre ogni Laboratorio avrà un incontro mensile nel Week-end, per recuperare la serata mancante perché occupata dalla Rassegna di spettacoli del Teatro, garantendo 4 incontri al Mese di 3 ore l'uno.
Ogni Laboratorio darà la possibilità ai suoi partecipanti di incontrarsi con i conduttori/ci dei percorsi 30 minuti prima (dalle 20.00) per elaborare le strade personali e le scelte dei singoli all'interno del Gruppo.
Inoltre gli iscritti ai Laboratori potranno partecipare:
· ad alcuni percorsi con l'infanzia nel Teatro scolastico seguito da Ygramul;
· al Laboratorio integrato con il Centro di Salute Mentale di San Giovanni;
· agli incontri intra-laboratoriali ove i singoli percorsi si scambieranno le esperienze;
· alle Rassegne del Teatro per costruire un training-poetico e stlilistico;
· ai Seminari Mensili...
Ciascun partecipante potrà iscriversi (con delle facilitazioni economiche ed una priorità) ai Seminari che ogni mese dell'anno prenderanno vita all'interno del B.E.Y.. Abbiamo ipotizzato quelli che saranno i Seminari di questo Percorso, sapendo che molti desideri potranno divenire concreti e donare agli interessati le giuste informazioni di Prezzi e di Tempi solamente all'inaugurazione di Venerdì 19 Ottobre. Per ora diamo un appunto ipotetico per mostrare le direzioni che stiamo prendendo:
Ottobre > Seminario del Groucho Teatro (Teatro Antropologico, e Danze Orixa afro-brasiliane)
Novembre > Seminario di Mamadou Dioume (Attore del percorso di Peter Brook)
Dicembre > Seminario di Esoteatro (Nascente Metodo ludico/patafisico della Ricerca Ygramul)
Gennaio > Seminario di Dewa Ngura' (Teatro/Danza balinese, musica e movimento di Bali)
Febbraio > Seminario Esoteatro (Nascente Metodo ludico/patafisico della Ricerca Ygramul)
Marzo > Seminario di Tapasudana (Attore del percorso di Peter Brook)
Aprile > Seminario di Esoteatro (Nascente Metodo ludico/patafisico della Ricerca Ygramul)
Maggio > Seminario Aisac e Joffri (Teatro Africano, Canti e maschere del Malawi)
Giugno > Percorso di viaggio con l'Esoteatro e l'Odin Theatre al Teatro Euroasiano
Luglio > Seminario Monetta (Pulcinella e Zanni)
Agosto > Percorso di viaggio con l'Esoteatro e David Barittoni (chakra della voce)
Settembre > Seminario Odin Theatre (Attori del percorso di Eugenio Barba)
I Laboratori del B.E.Y. cominceranno in Teatro da Lunedì 8 Ottobre e seguiteranno a raccogliere iscrizioni per tutto il mese, per stabilire il numero preciso dei vari Sciami entro la prima settimana di Novembre.
I Laboratori costeranno 35, 00 Euro mensili a partecipante, comprensivi della Tessera del Nuovo Anno dell'Associazione Culturale.
Primo Seminario del B.E.Y. di Ottobre è:
Il teatro che danza
da Giovedì 18 a Domenica 21 Ottobre 2007,
dalle ore 15.00 alle ore 19.00
per un totale di 16 ore di studio
presso il Teatro Ygramul,
La ricerca di Groucho Teatro è orientata dalla necessità di utilizzare il corpo come strumento cognitivo e comunicativo.
Affinché il corpo si liberi dai condizionamenti socio-culturali che modellano il comportamento quotidiano (insieme di azioni-reazioni ripetute meccanicamente), sentiamo necessario percepire e far vivere l’impulso vitale, che attraverso la custode della nostra memoria, la colonna vertebrale, muova la muscolatura e dia forma a un movimento vero e individuale che stimoli la creatività.
“L’attore traduce in impulsi fisici le proprie immagini mentali” (La Canoa di carta, Eugenio Barba).
Nel seminario saranno affrontate tecniche finalizzate all’apprendistato del proprio bios scenico, ovvero finalizzate alla presenza scenica secondo i principi di opposizione, energia da terra, equilibrio-disequilibrio, segmentazione delle varie parti del corpo (plastica), per arrivare alla costruzioni di azioni fisiche e partiture sceniche attraverso l’improvvisazione.
Verranno utilizzati elementi codificati della danza degli Orixà, danza rituale afro-brasiliana legata al Candomblè, per esplorare le proprie qualità energetiche e farle danzare.
Come costruire le azioni vocali? La voce come corpo, la forza vibratoria della voce, la scoperta della fisicità della propria voce e della singolarità di ogni voce saranno esplorate durante il seminario: tecnica dei risonatori, scoperta della muscolatura che dà sostegno alle azioni vocali e permette di incarnare in esse le proprie emozioni veritiere, utilizzando la finzione teatrale per ‘trovare il coraggio di non fingere’.
L’Associazione Culturale Groucho Teatro – Centro di Ricerca Teatrale opera sul territorio nazionale e internazionale, con pedagogia e spettacoli. Ultimamente (2007) all’interno della propria ricerca di Antropologia Teatrale, con particolare riguardo alla danza degli Orixà, ha effettuato sul territorio Brasiliano, attraverso l’università Ufba di Bahia, ricerche specifiche su tale danza.
Gli Orixas sono divinità personificanti elementi della natura, quindi dell’essere umano.
Il ‘Prometeo in Blues’ spettacolo in tournèe in Brasile, Bolivia e Argentina, incarna questa ricerca.
Costo seminario: 65, 00 Euro esterni, 55, 00 euro iscritti al B.E.Y.
Info seminario: info@ygramul.net / groucho@grouchoteatro.it
per SMS al cell.: 331 4703950 del Teatro Ygramul
sito web: http://www.grouchoteatro.it/
Iscrizioni da presentare entro la prima Settimana di Ottobre.
04 settembre, 2007
Il vecchio televisore matto
L'Uomo e il Ferro da Stiro
U Ehi ciao come stai?
F Tutto sommato bene.
U Perché “Tutto sommato”?
F mffff
U Ehi non sbuffare che mi brucio!
F Scusa ma tutti gli oggetti casalinghi mi prendono in giro perché tu mi usi come un telefono.
U È per questo che sei triste?
F Sì perché, sigh
U Non piangere che prendo fuoco!
F Scusa è che l’altro ferro da stiro mi dice “Ah ah ah, ormai ti fanno fare il telefono! Ah ah ah, tra un po’ al posto del pulsante per vaporizzare ti mettono l’antenna! Ah ah ah, o magari te la ficcano proprio nel buco per l’acqua, ah ah ah”. Così incazzato gli ho risposto “Embeh, magari mi piace! Ed anche se fosse!? Non sono cazzi tuoi”.
U Va bene ma non prendertela!
F Non prendertela!? Grrr, secondo te non dovrei…
U Ehi non ti incazzare che mi bruci l’orecchio!
F Scusa ma l’altro ferro non è l’unico a prendermi in giro… il telefono quando mi vede fa lo snob, quello stronzo, dice, con quel suo accento francese di merda “Ormai nella telefonia ci sono cani e porci!”.
U Ma proprio lui parla che si scarica dopo due ore e fa il finto addormentato, per farlo funzionare lo devo mettere in carica quel libidinoso.
F Ok grazie! Mi ha fatto piacere parlarti, ora sto meglio.
U Bravo, non ti preoccupare, e soprattutto non piangere.
Gli Occhiali senza Ali
La Maratona
Il Pupazzo a molla nelle bottiglie di birra
Favola da un rigo di troppo
La Lavatrice e il Pallone
Voleva farsi bello! Rosso. Sì, proprio del bel rosso di quand’era giovane!
Oggi ci sarebbe stato il grande raduno dei campioni che avevano giocato nella prima squadra di palla avvelenata del paese.
Druon druon druon… “Forza lavatrice! (canticchiando) Lava. Lava. Rosso. Rosso.
Sono di nuovo di un bel… veeerde!! Veeerde!?” Urlò incredulo il pallone.
“ Che sfortuna” – borbottò – “proprio adesso la lavatrice doveva andare nel… pallone!”.
La Sciarpa e la Giostra
A un certo punto lì per terra, proprio accanto alla giostra, vedo una sciarpa, qualcuno l’avrà persa. Vado per raccoglierla, ma un colpo di vento forte la fa svolazzare sul muso di uno dei miei cavalli. Poco male, tanto era pure vecchia. Vedo che un bambino sale sulla giostra e sceglie proprio il cavallo con la sciarpa. Appena monta in sella afferra la sciarpa come fossero redini e comincia a ridere e a gridare “Vai! Vai! Al galoppo!”. Inutile dire che anche se la giostra girava, il cavallo era fermo come un sasso, ma da come lo trattava lui, sembrava più vivo di me. Comunque, il fatto sta che, per tutto il giorno, tanti altri bambini salgono sulla giostra. E tutti vogliono andare sul cavallo con la sciarpa. Chi la usa come frusta, chi come il lazo dei cowboy. Chi come benda da mettere sugli occhi del cavallo, insomma ognuno a modo suo, ma tutti vogliono solo il cavallo sciarpato. E la giostra comincia a riempirsi, e ogni giro che fa il cavallo con la sciarpa è sempre preso. E tutti quelli che giocano con questa diavolo di sciarpa, c’hanno un entusiasmo che mi fanno tornare il sorriso pure a me, che mica c’avevo tanto da esser contento. E a un certo punto penso, che diavolo avrà mai sta’ sciarpa, che addirittura i bambini litigano e piangono pur di salire su quel cavallo? Non l’ho mica capito. Quello che so è che alla fine della giornata ho venduto centoventitre biglietti. Dico centoventitre! Saranno quindici anni che non si vedeva una giornata come questa. Allora chiudo la giostra e vado alla bancarella dell’usato e compro quindici sciarpe, una per ogni cavallo. Con quindici cavalli sciarpati chissà che affari domani. La mattina dopo mi alzo e torno a piazza dei Gerani. Accendo le luci della giostra e mi accorgo che i cavalli non ci sono più. Me l’hanno rubati! Tutti e quindici. Allora chiedo a un vecchio che stava lì e questo mi dice che proprio cinque minuti prima che arrivassi li ha visti andare via al galoppo tutti quanti insieme. Ora, io non è che ci ho creduto tanto a sta’ storia dei quindici cavalli di legno che con le quindici sciarpe al collo se ne vanno da soli, ma che potevo fare, mica me la potevo prendere col vecchio. Comunque ho venduto la giostra, perché in effetti mi ero stufato di fare il giostraio. Sono contento perché con i soldi che ci ho fatto mi sono comprato un carretto e faccio il venditore ambulante, vendo cappelli.
Il buio e la mongolfiera
Allora lo scrittore aveva deciso di andarle a cercare ed era sparito anche lui su una mongolfiera.
L’uomo dal cappellombrello
Nel cielo splende il sole,
ma con un cappellombrello
A zonzo se ne va.
Se tu gli
chiedi che uso ne farà,
l’uomo dal cappellombrello ti risponderà che un
altro uovo in testa più non prenderà.
L'amore...
Signori parlo seriamente.
Basta mettersi d’accordo su... ciò che s’intende... per sentimento.
Un atto attenuato, probabilmente, cioè nient’affatto un atto, o meglio, un atto potenziale.
L’atto realizzato escluderebbe l’amore? Sicuramente no. Sicuramente no, se nell’atto compiuto ne segue sempre un altro che di sentimentale... conserva il fatto che si compirà nel giro di poco tempo.
Ma la ripetizione di un atto vitale comporta la morte dei tessuti, oppure la loro intossicazione, chiamata fatica. La ripetizione produce l’abitudine e l’abi...lità.
Viva l’addestramento.
Il mitridatismo.
L’esercizio.
Presentatarm’: un, due, tre.
Perfetto! Se però avrà la bontà di contare fino all’esaurimento della serie infinita dei numeri.
O per abbreviare, delle forze umane. Le forze umane non hanno limiti.
Ci sono organi che lavorano e riposano quasi simultaneamente, e che danno l’illusione di non fermarsi mai...? Il cuore, per restare sentimentali... fino alla morte... è un buon esempio di fatica infinita.
Yogurt a raccolta!
03 settembre, 2007
Provini
Con la sua casa di produzione indipendente sta producendo un film che tratta l'argomento ancestrale della FOLLIA.
Occorrono attori bravissimi che sappiano interpretare ruoli molto impegnativi: 9 attori, 11 attrici, 4 musicisti (uno che sappia suonare il flauto, uno il violino, uno il piano e uno l'arpa), 6 danzatrici, 2 danzatori, 3 spogliarelliste. Occorrono anche 6 attori alle prime armi per ruoli secondari e 17 comparse.
Per prenotare il provino è necessario andare su www.animedicarta.net e inserire il proprio curriculum e la propria foto, così il regista contatterà direttamente coloro che reputerà adatti per sostenere il provino su parte. In questo modo la selezione risulterà più veloce e ben organizzata, senza inutili perdite di tempo.
Il casting si svolgerà a Roma nel mese di Ottobre
26 agosto, 2007
29 giugno, 2007
Il Nuovo Viaggio di Ricerca per Ygramul
La quarta tappa del percorso dello sciame d'insetti di Ygramul è Bali,
l'isola degli dei.
Il Gruppo di Ricerca si servirà del blog [ http://teatroygramul.blogspot.com ] per mantenere i contatti con coloro che ne hanno desiderio, lasciando stralci di diari, pagine di teatro, fotografie, sensazioni.
Grazie a tutti quelli che hanno riscaldato il nostro teatro nei periodo freddi e che lo hanno rinfrescato nei periodi caldi. Grazie ai contributi d'amicizia e di stima che ci permetteranno di partire con qualcosa in più, in luogo già pieno di ricchezze e di scoperte.
Attendiamo i vostri commenti ai nostri scritti. Bye bye!
28 giugno, 2007
26 giugno, 2007
02 giugno, 2007
17 maggio, 2007
14 maggio, 2007
Alhambra tra le sette nuove meraviglie del mondo
tra due mesi verranno elette le 7 nuove meraviglie del mondo e l'Alhambra è
tra le candidate e noi possiamo votare (serve un indirizzo email)
scusate l'eccessiva esaltazione ma secondo me l'Alhambra è una delle cose
più belle mai costruite
...a mercoledì
mangiamasea a tutti
androx23@libero.it
06 maggio, 2007
05 maggio, 2007
Compleanno Gianlove
Udite udite!!
Gianlove (alias Gianluca)
ci invita tuuuttiii e dico tuttiii
lunedì 7 maggio alle 21,00
nella piazzetta davanti al Tibur a S. Lorenzo
per festeggiare il suo compleannoooo!!!
Accorrete accorrete numerosi!!
Ci si aspetta tutti...
maaaa chi non può per favore lo comunichi...
...al festeggiato 3282749555
Baci da Gianlove
22 aprile, 2007
[ygramul] BRILLANO LE PRIME OMBRE
E' partita la nuova rassegna di teatro, musica, cabaret al Teatro
Ygramul in via N.M. Nicolai, 14.
L'intero programma direttamente alla pagina www.ygramul.net/cartellone04.htm
Teatro Ygramul
via N.M. Nicolai, 14
tel. 06 41229951
www.ygramul.net
info@ygramul.net
23 marzo, 2007
[ygramul] concerto RATTATTUJU
<<<< www.rattattuju.it >>>>
sabato 24 marzo ore 22:00
Teatro Ygramul
via N.M. Nicolai, 14 - 00156 Roma
tel. 06 41229951
[ www.ygramul.net ] [ info@ygramul.net ]
11 febbraio, 2007
Appunti di Viaggio: 31/01
Riscaldamento:
1 . Camminare a ritmo, sciogliere tutto il corpo con movimenti rotondi /
Variante:
- durante la parte danzante si cerca di ballare in coppia o in tris
- mentre si balla si indica il santo che cade e che viene sollevato e portato come carro in giro
2. In quattro tempi scomporre un solo gesto in sequenze; segue il montaggio di tutti i movimenti in serie di tutto il gruppo in modo canonico
3. Clown Rosso e Clown Bianco. Entra il Clown Rosso, chiedendo il silenzio e dicendo perché il Clown Bianco ancora non arriva
Appunti di Viaggio: 17/01
16 gennaio, 2007
Sciascia
via dei Monti di Pietralata 24 /26
00157 Roma
Tel.: 06-99700267 oppure 3479432450
Fax: 06-99700268
www.essestore.it
18 Gennaio h.19.30
Reading di Vincenzo Occhionero
Intervento di Franco Foresta Martin e dibattito
Aperitivo con prodotti di Libera Terra
Spirito sagace e volterriano, penna fervida e implacabile, uomo schivo, maestro affettuoso e politico integerrimo, Leonardo Sciascia è un personaggio difficilmente classificabile nella storia della nostra cultura letteraria, politica e civile. Capace di stravolgere in un eclettismo endemico tutti i generi e tutte le regole, ci ha lasciato saggi ironici e gialli serissimi, cronache di inchieste storiche e romanzi attualizzanti ambientati in un passato remoto, favole politiche e pamphlet di fantasia, poesie sferzanti e articoli poetici. Soprattutto, ci ha lasciato il ritratto fedele e contorto di una Sicilia e della "sicilitudine", che, se da una parte assurge ad emblema di una condizione umana universale, dall'altra ci restituisce i contorni ben definiti di una realtà di mafia e corruzione oggi più che mai drammaticamente attuale.
L' autore di Gli zii di Sicilia, Il giorno della civetta, La scomparsa di Majorana, La strega e il capitano riesce ad essere ad un tempo nitido ammiccante; lucido e brillante; sobrio e provocatorio, mettendo in campo uno stile di apparente semplicità e rutilante chiarezza, forse sarcastico e a tratti scetticheggiante, ma sempre intriso di una poeticità candida e avvolgente. Scopriremo i testi dell'autore attraverso la voce di Vincenzo Occhionero, attore professionista e protagonista dell'inedita pièce Confessioni di un mostro, teatro-verità ispirato ai memoriali di Brusca.
A parlarci di Sciascia sarà la voce inedita di chi lo ha avuto l'onore di conoscerlo personalmente: Franco Foresta Martin, suo conterraneo e giornalista scientifico deCorriere della sera. Di Sciascia desideriamo ricordare soprattutto la sofferta militanza letteraria, politica e civile; l' uso della scrittura come strumento d' impegno tenace e polemico; la dedizione nel ritessere cronache mutilate; la pazienza di scavare nei fatti per dipanare malcerti grovigli; l ' ostinazione a ricercare nel passato le radici profonde dei mali della politica e della società attuali; l'accattivante maestria del narratore che della storia fa una metafora sempre attuale.
Amava le aggregazioni "di lettori particolarmente fedeli intorno al nome di certi scrittori.. (..).. e i felicissimi incontri tra opere letterarie e artisti che le illustrano". Le amava perché in essi scorgeva il segno dell'esistenza di una civiltà intellettuale. Ma con dolente rammarico constatava anche quanto ancora scarse, tra noi italiani, fossero simili evidenze. Non poteva dunque che essere il nome di Leonardo Sciascia ad inaugurare la stagione dei "SIMPOSI CON GLI AUTORI", serie di incontri ci auguriamo felicissimi tra artisti ed intellettuali del nostro tempo, personaggi ed opere divenuti orami classici della letteratura e del pensiero, e tutti noi, popolo di lettori più o meno fedeli.
11 gennaio, 2007
Appunti di Vaiggio: 10/01
- AMANTI si muovono con piccoli passi e si girano con un gesto elegante / Alessandra
- INVIDIOSI gambe piegate, mani ad artiglio. Camminano quando trovano il cibo, si fermano quando lo trovano, portano indietro la schiena, fanno un passo e inglobano / Laura, Cristina, Ottavia
- NOBILI sguardo in alto, gamba destra che cerca in aria il terreno (che non trova), quindi la gamba ritorna, gamba sinistra scivola e si pone davanti al piede destro che si poggerà davanti al sinistro. Quando ha paura cammina a granchio. / Graziella, Isabella, Mariarosa, SuperAndrea
- POVERI camminano strascicati, con la pancia in su. / Vincenzo, Domenico, Valentina, Doriana, Alessio
Gli altri ruoli sono i seguenti:
- TIMOROSO
- STOLTO
- INDECISO
- ATEO
- AVVENTUROSO
- SAGACE
- GENIO
- CREDENTE
- CALMO
- COLTO
- SAGGIO
- STUDIOSO
Tutti i personaggi dovranno, nel tempo, trovare:
- Peso del Sogno
- Onda Massima
- Onda Minima
- Magnetismo repulsivo
- Proverbio Personale:
- Chiave di Prop
- Elemento Mimesico
Interviste di Valentina
INTERVISTE NEL QUARTIERE
di Valentina Greco
I sogni.
SIGNORE DEL NEGOZIO DELLA WIND
Ha sognato varie volte del suo quartiere: i cambiamenti avvenuti negli anni; alcune cose che si sono andate modificando da quando è nato ad oggi; la prima fidanzata; la prima ragazzina caruccia.
I misfatti che avvengono nel quartiere – (ma è più un pensiero che un sogno).
BAMBINI
Michael: non ha mai sognato il suo quartiere perché è brutto. Una volta ha sognato di essere “giù in montagna” a Poggio Bustone (Rieti) e di cadere giù. Gli faceva male la testa, ha preso una storta ed è caduto giù.
Daniele: Sogna cose strane che fanno paura. Poi sogna spesso di correre sulla mini moto e di gareggiare alla pista di Vallelunga e di vincere! Vincere! Vincere!
UMBERTINA; SIGNORA ALLA FERMATA DELL’AUTOBUS
E’ nata quando è nato il principe Umberto. Non ci ha raccontato sogni sul quartiere, ma solo sui cari morti; ci ha dato anche dei numeri.
“Tempo prima” (frase ricorrente) S.Basilio era bello; era come un giardino, tutto pulito; la gente lasciava le case aperte ed ognuno aveva un pezzo di giardino. Lei si è trasferita durante il fascismo quando stavano costruendo le case.
SIGNORE DEL MERCATINO
Non è di S.Basilio e viene nel quartiere solo il sab. e la dom..
A volte sogna la città: gli incidenti avvenuti dentro Roma.
Sogna di essere a S.Pietro o al Colosseo, o di andare a mangiare la pizza a S. Lorenzo.
SIGNORA DEL MICROMARKET
Sono 50 anni che sta nel quartiere, ma sul momento non ricorda nessun sogno. Vorrebbe andare via lontano e cambiare tutto.
Intanto…
SIGNORE DEL MICROMARKET
“Io non sogno, provate dal tabaccaio, quello è giovane!”
“Andate dal barbiere, è giovane, sogna…quello!”